Consigli verdi

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I consigli verdi che troverete di seguito fanno parte di una newsletter attiva fino al 2020. Li lasciamo a disposizione per chi è in cerca di suggerimenti su lavori stagionali e idee verdi. 

Un'estate tra alberi secolari

Quest'estate sarà italiana, più di altre. Perchè non andare alla scoperta di piante secolari? In Sardegna l'ulivo millenario di Luras, o in Trentino i larici millenari in Val d'ultimo  - Santa Gertrude, e così via.

Trovate sul sito del Ministero delle politiche agricole l'elenco degli alberi, regione per regione. 

 

"[...] Sono creature concrete, ma spinte da una forza di eleganza. Bellezza necessaria a loro è vento, luce, uccelli, grilli, formiche e un traguardo di stelle verso cui puntare la formula dei rami"

 - Erri de Luca -

 

Buona verde estate a tutti!

Come muoversi in vista dell'estate

● Piante del mese: Clematis Texenis “princess Diana”, Zinnia elegans “swizzle scarlet & yellow”, Hemerocallis

Consigli verdi del mese: 

- Rinvasare e moltiplicare:

Moltiplicare le specie legnose come forsizia e oleandro per propaggine, talea e margotta.

Si può rinvasare la Calathea e propagare per talea la gardenia.

Si moltiplica il Ficus Elastica con la tecnica della margotta

Si possono moltiplicare i bulbi di crochi e narcisi con la separazione dei bulbilli.

- Potare e diradare:

Si diradano i grappoli della vite e si procede alla potatura dell’olivo

Potare alberi e arbusti sfioriti, favorendo la crescita di nuovi rametti che porteranno i fiori l’anno prossimo.

Si tolgono dal terreno i bulbi dei tulipani e dei giacinti

È il momento di legare i pomodori e di controllare le femminelle

- Bagnare e seminare:

Le piante d’appartamento trasferite al chiuso devono trovare una collocazione all’aperto.

Le piante grasse, con l’arrivo del caldo, necessitano di essere bagnate una volta la settimana. È  ancora possibile una concimatura a base di concime specifico.

Per le bagnature è meglio preferire le ore più fresche della giornata: mattina presto o sera. Questo eviterà l’evaporazione dell’acqua.

Per la semina di orti in zone ombreggiate: Dichondra Repens.

- Animaletti e rimedi:

Per evitare la presenza delle lumache, senza utilizzare esche avvelenate, si può stendere intorno all’area interessata uno strato di 1-2 cm di sabbia grossolana mista a gusci d’uovo frantumati. Le lumache infatti mal sopportano l’attrito sul corpo molle di materiali acuminati o ruvidi.

In vista dei periodi caldi e secchi si possono subire attacchi intensi di acari, ragnetti rossi e gialli, da contrastare con nebulizzazioni delle chiome, in modo da creare un ambiente umido.

In presenza di cimici irrorare le piante colpite con una soluzione a base di acqua e sapone Marsiglia oppure con prodotti a base di macerato d’ortica.

Maggio: si riparte

● Piante del mese: Salvia riccadonna, Agastache, Golden jubilee, Liquorice blue, Rugosa, Blue fortune, Nepetoides

Se possibile quest’anno cerchiamo di acquistare piante da vivai italiani, un settore particolarmente colpito dal Covid-19

● Consigli verdi: 

- Si potano gli arbusti primaverili che hanno terminato la fioritura (es: Forsizia).

- Si asportano le corolle sfiorite delle rose, per facilitare una successiva rifioritura. Si eliminano le corolle appassite ancora attaccate ai rami di azalee e rododendri. Si eliminano i succhioni alla base del tronco degli ulivi.

- Si intensificano i tagli dei tappeti erbosi.

- Si portano all’aperto tutte le piante da appartamento.

- Si seminano all’aperto: basilico, cetriolo, fagiolo, fagiolino, insalate, ravanello, porro, prezzemolo, radicchi, zucca e zucchino.

- Se non abbiamo ancora concimato gli agrumi questo è ancora il momento.

- Il trapianto di tagete protegge dagli attacchi di parassiti le nostre piante. Si trapiantano i pomodori e in generale gli ortaggi.

- Si rinvasa la zamioculcas: questo è il momento di dividere il cespo.

- Consiglio per un buon rinvaso: oggi si utilizza molto la resina, ma anche acciaio e alluminio. In questi casi, trattandosi di materiali sottili che in estate si surriscaldano velocemente, è bene foderare i contenitori con un materiale isolante, come Enkadrain che mantiene il fresco in estate e una buona protezione in inverno. Per il drenaggio, uno strato di cocci sul fondo è da preferire all’argilla espansa. Meglio separare il terriccio con un telo di TNT (tessuto non tessuto).

 

Attenzione ai parassiti:

- Cicalina delle rose: piccolo insetto bianco-verdastro che lascia chiazze bianche sulle foglie. Intervenire con insetticidi a base di piretro.

- Ticchiolatura della rosa o macchia nera, causata da un fungo. È ben visibile, con macchie tonde bruno-nerastre. Intervenire con funghicidi a base di rame.

- Fumaggine: ammassi  polverosi  ed oleosi sulle pagine superiori delle foglie. Si lava molto bene la pianta (meglio se diluendo l’acqua con sapone di marsiglia), poi con prodotti a base di rame.

- Farfallina del geranio: intervenire subito, dopo le prime apparizioni, con prodotti specifici.

 - Acari/ragnetti: piccole puntinature che appaiono sulle foglie. Si interviene potando le parti interne, passando poi ad un trattamento specifico acaricida.

 

Al solito meno regole imponiamo al giardino, al terrazzo, al balcone meglio è…

Aprile - recensione di un libro

Aprile 2020

   La vita del giardiniere è scandita da accelerazioni e da pause: quello “bravo” semina, cresce, moltiplica, agisce con passione in un mondo di vita, di speranza, di successi e di insuccessi. E se la passione ne può muovere le intenzioni, la pazienza giustamente ne può far crescere le speranze, ne attenua le tristezze, ne regola i risultati. 

   Gli alti e bassi di una vita all’aperto, gli schiaffi della natura, i regali e le gioie della stessa, sono il vero motivo del giardiniere, un duro lavoro costruito sul bello, fatto di esperienze, di tentativi e di prove e che trova nella pazienza, le sicurezze di una riuscita effimera e stagionale e negli scritti, le certezze di una memoria. 

   Paolo Pejrone, autore de La Pazienza del giardiniere (Einaudi, Torino 2009), ci mette in guardia contro la frenesia delle nostre vite, ricordandoci quanto la nostra vita quotidiana abbia bisogno di tolleranza e pazienza, di una scansione più lenta del tempo che non va consumato. Il lavoro del giardiniere è, in questo senso, perfetto: richiede un senso diverso del vivere perché in giardino non c’è fretta. Il coltivare con delicatezza piante, alberi e fiori si rivela, nella sua necessaria lentezza, un modo per cambiare il nostro rapporto con il tempo: la pazienza del giardiniere esprime così l’idea di un giardino fondato sulla semplicità, sul rispetto delle piante, sulla spontaneità attraverso cui devono crescere, contro ogni sofisticazione. 

    La stessa pazienza, la stessa attenzione e soprattutto lo stesso rispetto vanno riservati agli orti, perché un orto va seguito con affetto, di esso occorre seguire la stagionalità e apprezzare il valore terapeutico della guerra contro gli sprechi, nella battaglia contro i veleni, nella lotta contro tutto ciò che danneggia la nostra salute. 

   Piantumare, innaffiare, coltivare, aspettare e finalmente vedere germogliare i frutti del proprio lavoro: questo sembra essere secondo l’autore il segreto per una vita migliore e più felice, a dispetto dello stress quotidiano che la città impone. 

   E ammonisce: “L’uomo per sopravvivere adeguatamente ha bisogno come tutti gli animali di spazi ben precisi. Le nevrosi, le depressioni la gran parte dei malesseri che ci circondano sono i frutti di una sbagliatissima formula di vita dove la persona, sradicata dal suo ambiente, sottratta al vivere normale, spremuta del suo lavoro, schiacciata da esigenze indotte di consumo, non viene risarcita in niente, e con niente. Se non farmaci, ricette e ticket. E terapie, tante terapie”.

   Calpestare un prato, coltivare i propri pomodori, non camminare su tombini e griglie, non dover subire arie condizionate e non dover combattere con la folla non deve essere un privilegio: dovrebbe essere alla portata di tutti. Crescere alberi dove si può (e dove a loro conviene) porterebbe non soltanto a sognare ma a vivere con dignità, una vera, viva e piena realtà.

 

Elena Marcon